Nec robustus erat curvi moderator aratri
quisquam, nec scibat ferro molirier arva
nec nova defodere in terram virgulta neque altis
arboribus veteres decidere falcibu' ramos.
V, vv. 933-936 (p. 387)
Descrivendo l'umanità primitiva, Lucrezio sembra conferire alla civiltà a lui contemporanea un eccelso merito ed un grande avanzamento tecnologico, dal momento che guarda alle società preistoriche come fossero qualcosa di animalesco. Oltre ad alcuni termini già citati, vi è una diretta testimonianza dell'utilizzo della falx (roncola). Essa fu presente sin dall'età del bronzo, inoltre recentemente sono state ritrovate numerose incisioni rupestri sulle Alpi Apuane che svelano come in verità l'impiego di questo utensile sia probabilmente molto arcaico di quanto pensasse Lucrezio stesso.
Nel culto del dio Mitra la falce simboleggia Saturno, il dio planetario associato all'ultimo livello per l'iniziato (pavimento mosaicato di Ostia).
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